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UNA ROTONDA SUL MARE di S. Marrari
Davanti ad un vecchio album fotofrafico mi sfiorano i ricordi e, improvvisamente, scorrono innanzi ai miei occhi le dolci visioni estive della Reggio “Bella e Gentile”. Mi appare la “Dea” stagione e il lido Comunale che si riempiva di tutti quei reggini che amavano il mare e, contemporaneamente, ne facevano dono ad amici e parenti che abitavano lontano e rientravano per le rituali ferie marine. Si, ne facevano dono assoluto portandolesi nel cuore pulsante di quella città, quel fiore all’occhiello che, ancora oggi, i viventi, ricordano : IL LIDO COMUNALE “AMMIRAGLIO GENOESE ZERBI” (‘U lidu c’a rutunda).
” Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte.Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, immagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell’aurora, sotto le porpore iridescenti dell’occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro se lacrime, ma quella cui segue l’oblio. Tale potenza nascosta donde s’irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l’orma nel cielo, come l’eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia “.Giovanni Pascoli (1914 Pensieri e Discorsi)Quella baia, la Rada Giunchi, al calar del sole, si animava delle stesse persone che avevano appeso il loro costume da bagno nell’elegante baracchetta di legno, vestiti di straordinaria eleganza e con gli usuali abiti da sera. Ch’era bello quel luogo ! Cominciava la vita notturna tra musica, allegria, spensieratezza, amori, delusioni, discussioni e tutto filava liscio sotto l’occhio vigile del direttore del locale, Mimì Fortugno. Il bar Ferrara, la pizzeria, il teatro “Giardino Lido”, le tante attrazioni serali organizzate dagli, allora manager, Enzo Notaro e Peppe Lammendola, Miss Calabria, Miss sorriso Calabria, sponsor importanti come gli scuter Lambretta e la bella, mitica, Vespa Piaggio, l’orchestra reggina di Continua a leggere